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3/28/2011 | Federico Leardini
Si apre una nuova settimana con gli occhi del mondo finanziario puntati sull'Euro.
Sul fronte debito le perplessità rimangono elevatissime circa lo stato di salute del Portogallo, downgradato sia da Fitch che da S&P e chiamato alla raccolta di 14 miliardi id euro entro metà aprile, e dell'Irlanda, le cui banche, secondo un sondaggio di Reuters dovranno raccogliere 25 miliardi per ricapitalizzarsi.
Accanto a questi problemi, si innesta l'instabilità crescente del governo Merkel in Germania.
La sconfitta in Baden-Wurttemberg sancisce l'ennesimo passo indietro del gruppo cristiano democratico e non è escluso che ora, a caccia di consenso, la Cancelliera decida di fare un passo indietro sul fronte degli aiuti ai paesi dell'Eurozona in crisi.
Tema che sta particolarmente a cuore all'elettorato tedesco che difficilmente accetta di dover "pagare" per salvare le periferie irrispettose dei criteri imposti dal sistema teutonico.
Difficilmente a queste condizioni, secondo Micheal Hawson, analista di CMC Markets "l'Euro riuscirà ad oltrepassare motu proprio la barriera di $1.4280 per puntare verso i massimi registrati lo scorso anno".
Sul fronte valutario, secondo l'esperto, "potremmo assistere ad un rafforzamento del Dollaro Usa, già iniziato la scorsa settimana in scia a dichiarazioni dissenzienti sul quantitative easing da parte di Charles Plosser".
Da monitorare anche il cross tra la valuta americana e lo Yen, secondo Hawson "un ulteriore ribasso testerebbe la reattività delle banche centrali circa un secondo intervento congiunto a difesa della moneta nipponica".
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