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4/29/2013
Alessandro Profumo (nella foto), presidente di Mps, frena sui tempi della restituzione dei 4 miliardi di euro ricevuti tramite i Monti Bond, ancora sotto giudizio da parte dell'Unione europea per la possibile classificazione come aiuti di Stato. "Ritengo che noi ce la possiamo fare, ma nulla è scontato", ha detto Profumo durante l'assemblea della banca.
"Servirebbe un aumento di capitale, ma per realizzarlo, è necessario preventivamente avere il via libera ai Monti bond, ancora sotto giudizio da parte dell'Unione europea per la possibile classificazione come aiuti di Stato". Profumo in merito ha anche spiegato, che "non è possibile nemmeno pensarci a un aumento di capitale, fino alla decisione Ue". E se si arrivasse alla ricapitalizzazione, il presidente di Mps è certo che la banca cerchere "azionisti che condividano il progetto, ma che non saranno un altro gruppo bancario".
Sul fronte giudiziario, infine, la Fondazione Mps voterà l'autorizzazione all'azione di responsabilità nei confronti dell'ex direttore generale Antonio Vigni e dell'ex presidente Giuseppe Mussari. "Chiederemo anche di continuare ulteriormente su questa strada. Anche noi come Fondazione lo faremo per conto nostro", ha dichiarato Gabriello Mancini, presidente della Fondazione. La banca è intenzionata a chiedere i danni anche alle due banche che fornirono i contratti derivati dello scandalo, Nomura e Deutsche Bank.
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