Tempo di lettura: 1min
3/23/2011
IL CONTROPIEDE - La Francia segna in contropiede un goal pesantissimo all'Italia nella partita per Parmalat.
Lactalis, già titolare di una partecipazione del 13,7% nel capitale di Collecchio, ha raggiunto un accordo per acquisire la quota del 15,3% in mano a Skagen, MacKenzie e Zenit, i tre fondi che avevano presentato una propria lista per il cda per scalzare Enrico Bondi.
La firma è arrivata nelle prime ore di oggi dopo un braccio di ferro con IntesaSanPaolo che in nome della cordata italiana era da ore in pressing sugli investitori istituzionali.
I transalpini però, incuranti del decreto antistranieri allo studio del Ministero dell'Economia, hanno fatto saltare il tavolo con una maxi-offerta a 2,8 euro per azione (il 13% in più della chiusura di ieri) per un totale di 750 milioni che ha spiazzato Cà de Sass, costretta alla prudenza in attesa di un via libera di Ferrero all'operazione tricolore. La società della famiglia Besnier, che in Italia controlla già Galbani, Invernizzi e Cademartori, definirà nella giornata di oggi i dettagli tecnici del passaggio azionario che le consentirà di presentarsi all'assemblea del 14 aprile con una partecipazione del 29%, appena sotto la soglia dell'Opa, un pacchetto probabilmente decisivo per conquistare il controllo del cda di Parmalat e alzare su Collecchio la bandiera francese.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie