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Mps: il rosso sale a 3 miliardi

3/28/2013

La banca senese chiude il 2012 con una perdita superiore di 1 miliardo rispetto a quanto atteso dagli analisti


Mps archivia il 2012 con il risultato netto negativo per 3,17 miliardi di euro, anche per effetto delle svalutazioni effettuate nel corso dell'esercizio. Si tratta di un risultato peggiore di un miliardo rispetto a quanto previsto dagli analisti (-2 miliardi). Lo comunica la banca in una nota.

Le rettifiche su crediti effettuate, dopo le richieste della Banca d'Italia, sono state pari a 2,67 miliardi di euro, di cui 1,37 miliardi nel solo quarto trimestre, prosegue la nota. Il portafoglio derivati del Montepaschi di Siena a fine 2012 ammonta a 38,4 miliardi di euro in aumento di un miliardo rispetto al precedente esercizio. L'esposizione è concentrata su titoli di Stato italiani e che nel quarto trimestre l'aggregato ha beneficiato della ripresa del valore dei titoli e dello spread in ribasso. "Si deve parlare di bilancio di svolta" ha detto l'a.d. Fabrizio Viola e "oggi la banca è molto diversa dal recente passato. La discontinuità si colloca peraltro in un esercizio difficile per tutti sia banche che per il sistema".

Soffrono i ricavi nel 2012. La banca senese ha visto ridursi il margine della gestione finanziaria e assicurativa, che esprime il totale dei ricavi del gruppo, del 6,2% a 4.994,9 miliardi. Andando a vedere la composizione dei ricavi, il calo a due cifre del margine di interesse (-18,1% a 2.829,6), la principale fonte di introiti per la banca, è stato seguito da quello più contenuto delle commissioni (-7,4% a 1.632,8 milioni) mentre una mano è arrivata dalla negoziazione e riacquisto di titoli, che ha chiuso con un utile di 454 milioni (più di sei volte il risultato 2011).

Sul fronte del piano industriale al 2015, l'obiettivo è la razionalizzazione della rete con la chiusura di 400 filiali nel triennio. In particolare, ha spiegato Viola, la banca sta chiudendo 100 sportelli entro la fine di marzo e conta di chiuderne altri 200 entro la fine dell'anno (i primi cento li aveva già chiusi a fine 2012). In anticipo sui tempi del piano anche la riduzione dei dirigenti: oltre 100 sono già usciti a dicembre con oltre due anni di anticipo sull'obiettivo.

 

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