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Bper chiude il 2012 in rosso

3/14/2013 | Roberto Abate

Il risultato del 2012 è in parte imputabile all'aumento delle rettifiche nette sui crediti. Migliora però il margine di intermediazione del 2,5% e calano le spese operative del 3%


Bper ha chiuso il 2012 con una perdita di 32,6 milioni , che si riduce a 11,3 milioni al netto della quota di pertinenza di terzi. Nel 2011 l'istituto emiliano aveva registrato invece un utile di 214 milioni di euro. Il risultato del 2012 è in parte imputabile all'aumento delle rettifiche nette sui crediti, gran parte delle quali spesate nel quarto trimestre e pari a 538 milioni su 958 milioni complessivi, che hanno appesantito il conto economico, facendo però aumentare il grado di copertaura sui crediti dubbi. Il tasso di copertura dei crediti dubbi nel periodo è salito al 36,8% dal 33,8% di un anno prima, mentre il grado di copertura delle sofferenze è passato al 54,9% dal 52,8%.

Sul fronte dei ricavi, il 2012 ha visto Bper incrementare il margine di intermediazione del 2,5% a 2,15 miliardi, grazie all'incremento delle commissioni a 707,9 milioni (+2,05%) e dal risultato dell'attività di negoziazione, che si è attestato a 137,4 miloni (+79%), compensando in parte il calo del margine di interesse che si è attestato a 1,3 miliardi (-1,57%). Il cost/income ratio si è abbassato dal 59,1% di fine 2011 al 56% del 2012 grazie al contenimento dei costi, con le spese operative calate del 3%. 

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