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3/21/2011
SCONTRO AL VERTICE - Non si placa la bufera sollevata dall'attacco del vicepresidente di Generali, Vincent Bolloré, contro la gestione dell'amministratore delegato Giovanni Perissinotto. Dopo la dura reazione dei soci privati al finanziare francese, insorgono anche i consiglieri indipendenti eletti nella lista di Assogestioni in rappresentanza dei fondi italiani azionisti della compagnia. Cesare Calari, Carlo Carraro, Paola Sapienza, «eletti nella lista di minoranza, prendono atto con preoccupazione delle dichiarazioni del vicepresidente Bollorè apparse sul "Corriere della Sera" - si legge in una nota firmata dai tre amministratori -. Nel dissociarsi da tali dichiarazioni, che ritengono infondate e potenzialmente dannose per la società, esprimono solidarietà e apprezzamento per il management della compagnia che ha pilotato con dedizione e con grande successo Generali attraverso un momento di eccezionale difficoltà nei mercati internazionali. Esprimono inoltre soddisfazione per gli eccellenti risultati ottenuti nel 2010». Parole che ricalcano grosso modo quelle espresse sabato da Diego Della Valle, consigliere del Leone, da Lorenzo Pellicioli, numero uno del socio De Agostini, e da Ferak-Effeti, le società che riuniscono gli azionisti veneti e la fondazione Crt.
Ma la presa di posizione degli amministratori di Assogestioni, di solito cauti, indicano che Bollorè deve aver passato il segno. Anche se l'ipotesi che dagli stessi consiglieri possa arrivare una mozione di sfiducia verso il vicepresidente francese viene esclusa.
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