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3/18/2011
SCADENZE VICINE - Il nuovo piano Premafin-FonSai, a cui sta lavorando UniCredit, non avrà soltanto risvolti finanziari, ma probabilmente anche a livello manageriale e di governance.
Piazza Cordusio ne sta discutendo in queste ore con la famiglia Ligresti nell'ambito del più articolato progetto di riassetto che vedrà la banca diventare azionista di Fondiaria-Sai con una quota di circa il 10% e che, secondo indiscrezioni, dovrebbe prevedere una riduzione dell'aumento di capitale di Premafin, fissato al momento a 250 milioni.
Il progetto – decollato subito dopo il dietrofront di Groupama, ma allo studio da tempo – è stato seguito in prima persona da Salvatore Ligresti.
L'Ingegnere, che vanta storicamente buoni rapporti con il mondo del credito, ha trattato personalmente con UniCredit e il suo amministratore delegato Federico Ghizzoni, trovando un accordo di massima, su cui ora si sta cercando di chiudere il cerchio.
L'idea di massima è infatti quella di arrivare agli appuntamenti societari della prossima settimana – martedì 22 c'è il cda di UniCredit, il 23 quello di Fondiaria e il giorno dopo quello di Premafin – con un pacchetto completo che tenga conto anche delle garanzie a livello di governance richieste dall'istituto di piazza Cordusio.
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