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PattiChiari, Filippo Cavazzuti se ne va sbattendo la porta

2/19/2013 | Massimo Morici

L'attuale presidente (ex commissario Consob) ha annunciato che non si ricandiderà: troppe resistenze da parte dell'Abi e dai piccoli istituti


Filippo Cavazzuti (nella foto) lascia la presidenza del consorzio PattiChiari. Ma è un addio con l'amaro in bocca. Cavazzuti, 71 anni, ex sottosegretario al Tesoro del primo governo Prodi (ma anche senatore per quattrolegislature con Pci - Pds) e commissario Consob, ha scritto una lettera, inviata agli associati, in cui spiega che giovedì, quando si riunirà l'assemblea per rinnovare i vertici, non si ricandiderà. Motivio? Il consorzio, a cui partecipano 80 istituti di credito italiani che rappresentano il 71% degli sportelli italiani, nato appunto per rendere più limpido e trasparente il mercato di mutui e conti correnti, sarebbe stato frenato dall'Abi e dai piccoli istituti di credito che in questi anni hanno messo in atto una "torbida opposizione". Questa il j'accuse di Cavazzoni.

Cavazzuti guidava PattiChiari dal 2008 ed era stato rinnovato nel 2010.  C'è anche chi fa notare che l'addio dell'ex commissario Consob coincide con la nomina alla presidenza dell'Abi di Antonio Patuelli (ex deputato del Pli e sottosegretario alla Difesa del governo Ciampi), presidente di Cassa di Ravenna e rappresentante del mondo dei piccoli istituti che secondo Cavazzuti avrebbero ostacolato l'attività del consorzio.

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