Non ci sarà battaglia per il rialzo del tetto sul debito, la Camera ha approvato una proroga di tre mesi per la scadenza dei limiti al tetto sul debito americano e ha riununciato a usare la scadenza di fine febbraio come arma di ricatto per negoziare riduzioni della spesa. La maggioranza, 285 contro 144, conta una sessantina di democratici che hanno votato a favore della proposta repubblicana e una trentina di irriducibili repubblicani che hanno votato contro. Per la seconda volta si registra una maggiroanza bipartsian alla Camera, una "working majoirty" come si dice in gergo, che potrebbe risolvere in futuro altre situazioni di stallo.

 

Il presidente dei repubblicani della Camera ha tuttavia introdotto una mozione: se entro il 15 di aprile non si sarà raggiunto un accordo per ridurre le spese, gli stipendi dei parlamentari saranno congelati:

"Niente accordo niente paga" ha detto Boehner. Ora il progetto passa al Senato dove sarà sicuramente approvato. Scongiurato dunque il pericolo di bancarotta degli Stati Uniti d'America, ma non quello di una battaglia feroce per raggiungere un compromesso su cosa e come tagliare. Obama nel suo discorso di inaugurazione ha chiesto di introdurre nuovi auemnti delle tasse. "Se lo scordi - ha già detto Paul Ryan ha già avuto i suoi aumenti. Non se ne parla più. Noi abbiamo dato. Adesso tocca ai tagli".