"Abbiamo evitato il collasso, ora dobbiamo evitare una ricaduta" dell'economia mondiale. Lo afferma il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Christine Lagarde, che il prossimo gennaio renderà note le sue nuove stime di crescita per l'economia mondiale con l'aggiornamento del World Economic Outlook. La sostenibilità dei conti pubblici è necessaria nelle economie avanzate: a preoccupare sono i piani di medio termine per ridurre il debito, afferma Lagarde, sottolineando che è necessario completare la riforma del settore finanziario. Lagarde si sofferma sull'aumento del tetto del debito americano, invitando le parti in causa a raggiungere un accordo.

In Europa servono progressi nell'unione bancaria. "Un ulteriore allentamento monetario è appropriato in Europa". Ma il problema resta il lavoro. "Ci sono più di 200 milioni di persone" a livello globale senza lavoro e due su cinque sono giovani.
Una politica monetaria espansiva sarebbe appropriata per sostenere la domanda, sottolineando che nell'area euro molti progressi sono stati fatti, inclusa la creazione di strumenti per combattere la crisi. Ma servono ulteriori progressi. Lagarde mette in evidenza come il Portogallo ha fatto un "buon lavoro" nella riduzione del deficit ma c'è ancora da fare. Sulla Grecia, Lagarde osserva che sono necessarie privatizzazioni, la lotta all'evasione e andare avanti con le riforme strutturali.

La Lagarde mette in guardia da uno scontro valutario tra Usa ed Europa. "Non mi piace nessuna guerra", neanche quella della valute, "alias svalutazione competitiva". Lagarde ricorda come a coniare l'espressione 'guerra della valute era stato il ministro delle finanze brasiliano, Guido Mantega, nel 2010 e già allora Lagarde aveva espresso la propria contrarietà.