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1/17/2013
Sembra quasi che l'Agenzia delle Entrate voglia tenere fuori il redditometro dalla competizione elettorale.
Ieri, infatti non soltanto il vice di Attilio Befera, Marco Di Capua, ha spiegato che i controlli partiranno solo per i contribuenti che spendono oltre mille euro al mese in piu' di quello che guadagnano (stabilendo di fatto una franchigia di 12 mila euro all'anno), ma e' risultato anche chiaro che la circolare per gli uffici, strumento indispensabile per mettere in moto il meccanismo, non e' ancora pronta.
Chiarimenti non secondari visto che ieri, si legge in un articolo di MF, oltre al fuoco incrociato dei partiti, sul redditometro si e' abbattuto anche un monito non trascurabile, come quello del presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino. Il confronto tra Entrate e magistratura contabile e' andato in scena durante un convegno sull'anagrafe tributaria organizzato ieri a Roma, nel corso del quale, senza troppi giri di parole, Giampaolino ha invitato gli uomini di Befera ad agire con cautela evitando "un uso disinvolto delle informazioni non verificate". Vale a dire che prima di bollare un contribuente come evasore occorre che il Fisco verifichi attentamente le informazioni in proprio possesso.
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