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Telecom vola in borsa

1/10/2013

Alla base del rally un incontro segreto tra i vertici dei più grandi gruppi delle Tlc europee e il commissario Ue per la concorrenza, Joaquin Almunia.


A novembre i vertici dei più grandi gruppi delle Tlc europee si sono visti in segreto col commissario Ue per la concorrenza, Joaquin Almunia, e hanno discusso «il processo di consolidamento del settore a livello continentale».

 

Il Financial Times sostiene che hanno parlato della possibile creazione di «una rete comune di infrastrutture per unire mercati nazionali», la cui segmentazione limita efficienza e prospettive.

L’indiscrezione ha fatto volare in Borsa i titoli di Tlc, con Telecom in gran spolvero (+8,8%), anche se una fonte interessata ha confermato i colloqui, ma non la loro natura, definita «interpretazione giornalistica».

 

Il problema è a due facce.

Da un lato c’è un servizio immateriale come la telefonia e il trasferimento dati che prospera nell’ambito dei confini politici dei Ventisette.

Dall’altra c’è la frequente ritrosia degli ex monopolisti a liberarsi completamente dai diritti storici sulla rete. Con la crisi, le multinazionali hanno sperimentato crescenti difficoltà finanziarie, che aggravano la sfida con la concorrenza internazionale, aiutata dai numeri: in Europa operano 160 gestori a fronte dei 3 cinesi e i 4 americani. La Commissione ha ammesso il vertice senza fili, avvenuto nel quadro dell’Etno, l’associazione europea degli operatori di telecomunicazioni, alla quale erano presenti Telefonica, Belgacom, Kpn, Telekom, Orange e Telecom Italia. Il portavoce di Almunia ha definito «auspicabile» un patto transfrontaliera, precisando che sarebbe un’iniziativa delle imprese e non di Bruxelles. A proposito dei contenuti, non ha chiarito se si sia parlato di dettagli di un nozze effettive, limitandosi a sottolineare che l’argomento era «la concorrenza nel settore in generale».

 

L’Eurorete sarebbe un passaggio delicato nel quadro dell’Antitrust. Se alcuni operatori trovassero un accordo ci sarebbe il rischio una posizione dominante. Le regole Ue sulla concorrenza sono ferree. L’intesa avrebbe un iter difficile. Allo stesso tempo, il piano incontrerebbe ostacoli sul fronte della compatibilità tecnica, delle infrastrutture e delle norme. In compenso potrebbe portare a tariffe uniche continentali, un prezioso vantaggio per i consumatori.Secondo il Ft, un’idea circolata è il lancio di una «newco» che raccordi le società da cui dipendono le infrastrutture, insieme col debito ad esse associato. Il veicolo offrirebbe il servizio all’ingrosso a tutti i gruppi di Tlc. Si immagina il ricorso a degli incentivi per compensare la contribuzione alla Eurorete. Il superteam valuta pure un più facile accesso ai finanziamenti. Vero. Anche se, a differenza di quanto scritto dal Ft, le compagnie Tlc dicono che non se ne è parlato. Uno dei due mente. Le Borse in versione champagne hanno scelto.

 

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