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1/8/2013 | Redazione Advisor
Il blocco dei bancomat in Vaticano scattato all'inizio del 2013 è scaturito da una segnalazione della procura di Roma, nell'ambito dell'inchiesta su presuente attività di riciclaggio legate a operazioni avviate dallo Ior, la banca della Santa Sede. La notizia, come scrive Il Sole 24 Ore, è trapelata ieri pochi giorni dopo la decisione di Bankitalia di negare a Deustche Bank Italia, l'unico istituto che da anni gestisce i Pos con il bancomat ed il circuito mondiale delle carte di credito nel piccolo stato del Vaticano, l'autorizzazione a operare.
In sostanza quindi la negazione non è avvenuta per carenze riferibili alla banca ma per mancanza di garanzie da parte dello Stato Vaticano, privo di una legislazione bancaria finanziaria e di un sistema di vigilanza preduenziale, nonostante la riforma varata il 25 gennaio del 2012. La decisione di Bankitalia è il segnale che Palazzo Koch considera il livello di trasparenza ancora insufficiente. La decisione del blocco sta provocando in Vaticano dei disagi che coinvolgono prima di tutto i Musei, ma anche altri esercizi.
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