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Ossigeno alle banche da Basilea

1/8/2013 | Redazione Advisor

I banchieri centrali allentano i requisiti minimi per non ostacolare la ripresa


Ossigeno per le banche. L'alleggerimento dei requisiti di liquidità di Basilea 3 ha spinto ieri in borsa i titoli finanziari. Difatti il Comitato di Basilea e il gruppo di banchieri centrali, guidato da Mervyn King, domenica hanno rivisto all'unanimità il funzionamento del liquidity coverage ratio (Lcr), il rapporto che impone agli istituti risorse sufficienti a resistere a una crisi di liquidità lunga 30 giorni.

Le autorità, scrive MF, hanno accolto la richiesta delle banche, che ora avranno meno pressioni sulla liquidità. Le nuove regole favoriscono gli istituti meno dipendenti dalla raccolta retail ma anche quelli spagnoli e italiani più colpiti dalla crisi dell'Eurozona, quindi più dipendenti dai prestiti Bce. Nei prossimi mesi saranno valutate modifiche anche nel Net stable funding ratio (Nsfr), l'indice di lungo termine che si affianca al Lcr.

Ma quali sono nel dettaglio le principali novità? Innanzitutto le banche avranno più tempo per rispettare i limiti: nel 2015 il Lcr dovrà essere rispettato solo per il 60%, per arrivare al 100% nel 2019. Inoltre è stata ampliata la definizione di asset liquidi, che ora include anche corporate bond con rating di almeno BBB- e titoli legati a mutui di qualità.

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