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Fiscal cliff, accordo lontano

12/31/2012

Il presidente Usa: «I repubblicani frenano l'accordo». Trattative serrate: senza intesa, nuovi tagli e aumenti per tutti


Sembra ancora lontano l'accordo sul fiscal cliff, il «baratro fiscale» in cui potrebbero precipitare gli Stati Uniti se democratici e repubblicani non troveranno entro la fine dell'anno l'accordo sul budget federale. I mercati ne risentiranno «e la colpa sarà soltanto dei repubblicani»: il presidente Barack Obama, intervistato dalla rete televisiva Nbc, chiarisce i termini e soprattutto le conseguenze di un fallimento nella trattativa tuttora in corso negli Usa: «Assisteremo a una reazione negativa dei mercati», è il monito del presidente. «Se la gente vedrà che il primo gennaio i problemi non saranno stati ancora risolti - ha detto Obama - se non vedrà i tagli al deficit che ci potrebbero essere se i repubblicani accettassero il mio piano, ovviamente questo non potrà non comportare una reazione negativa da parte dei mercati».

 

 

LE TASSE AI RICCHI - Le trattative tra repubblicani e democratici al Congresso vanno avanti da due giorni. L'obiettivo è trovare un accordo che eviti dall'inizio del nuovo anno un aumento automatico e indiscriminato di tasse e tagli alla spesa. Dalle 19 del 30 dicembre (l'una negli Usa) Camera e Senato sono in seduta permanente. L'obiettivo è chiudere entro l'inizio dell'anno. Il nodo, ha ribadito Obama, sono le nuove tasse sui redditi alti che la Casa Bianca vorrebbe introdurre per limitare il deficit: «Finora il Congresso non è stato in grado di trovare una soluzione. Ma non perché i democratici si siano rifiutati di collaborare», ha detto Obama, ma perché è stato «molto difficile» per i leader repubblicani accettare la sola idea che, «un piccolo aumento delle tasse per gli americani più ricchi, potesse essere incluso nel pacchetto complessivo di (misure) per ridurre il deficit». Ma il presidente ha fatto abbastanza per guadagnarsi l'appoggio repubblicano?«Sono stato così equo nei colloqui con i repubblicani - ha risposto Obama - che ciò che ho ottenuto è stato far arrabiare con me molti democratici». In caso di fallimento dell'accordo, in ogni caso, l'amministrazione Obama non abbandonerebbe il ceto medio al proprio destino: «Se il Congresso non troverà un accordo sul fiscal cliff, la prima legge che presenterò in gennaio al nuovo Congresso sarà quella sulla riduzione delle tasse per le famiglie della classe media».

 

LA RISPOSTA DEI REPUBBLICANI - Ma la versione del presidente viene nettamente smentita dal leader repubblicano, lo speaker della Camera degli Stati Uniti, il repubblicano John Boehner: «Obama si è dimostrato riluttante ad accettare qualunque cosa gli richiedesse di tener testa al suo stesso partito». I colloqui tra democratici e repubblicani restano a un punto di stallo. Nel tentativo di rompere l'impasse, il leader della minoranza al Senato, il repubblicano Mitch McConnell, ha parlato con il vicepresidente Joe Biden, e ha fatto sapere di essere in attesa di una risposta sull'offerta presentata sabato sera ai colleghi democratici. Un'offerta che però, dicono questi ultimi, è inaccettabile visto che chiede di rallentare i futuri aumenti, legati al costo della vita, per chi riceve sussidi del programma Social Security. «Restano significative differenze», ha detto il leader dei democratici del Senato Harry Reid.

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