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12/27/2012 | Redazione Advisor
Ci sarà dunque un precipizio imminente dalla rupe fiscale, da quel fiscal cliff che i media di tutto il mondo hanno popolarizzato come un punto di non ritorno per l'economia americana e mondiale? Si chiede Mario Platero corripsondente de Il Sole 24 Ore da New York nel suo articolo sul fiscal cliff. Ci sarà panico? Per ora non sembra, rassicura Platero. Anzi pare che i mercati abbiano già socntato lo sioramento del 31 dicembre in mancanza di un gesto di buona volontà politica che tutti continuano ad auspicare. Il rischio è che senza un accordo il 1 gennaio scattino una serie di aumenti fiscali e di tagli automatici di spesa che potrebbero portare a una recessione.
Nella visione più pessimistica se il muro contro muro dovesse continuare, se non si riuscisse a trovare un accordo entro i primi due mesi del 2013, allora il baratro diventa possibile. Gli analisti stimano che davanti allo scenario peggiore l'indice Dow Jones potrebbe perdere fino a 2.000 punti in pochi giorni.
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