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12/10/2012
L'operazione di buy-back di parte del debito greco è stato un successo: è stato infatti centrato l'obiettivo di 30 miliardi di euro fissato dalle autorità. Il piano - necessario perché il paese riceva gli aiuti internazionali - prevede che il governo greco riacquisti i titoli di debito detenuti dalle banche a un prezzo inferiore al valore nominale.
Secondo il quotidiano finanziario 'Naftemboriki' i detentori stranieri dei titoli hanno aderito con circa 15 miliardi di euro mentre le banche greche hanno contribuito con altri 15 miliardi. Sempre secondo il quotidiano le quattro maggiori banche greche - National Bank, Eurobank, Alpha e Piraeus - hanno partecipato con titoli pari a un valore di 11,5 miliardi. Il governo greco ha iniziato il buyback lunedì con l'obiettivo di tagliare di circa 20 miliardi di euro il debito pubblico e ha fissato un prezzo massimo tra il 32,2% e il 40,1% dell'ammontare.
Il successo dell'operazione era cruciale per il salvataggio della Grecia e per raffreddare le polemiche tra il Fondo Monetario e l'Europa sulle modalità degli interventi a sostegno di Atene. Washington sostiene da tempo che è necessario un taglio secco dell'esposizione (oggi oltre il 150% del pil) per dare la possibilità all'economia ellenica di ripartire. Bruxelles è contraria per salvaguardare gli interessi elettorali di Angela Merkel in vista dell'appuntamento con le urne di settembre 2013.
Germania
L'accordo sul debito greco costerà, nel lungo periodo, alla Germania diversi miliardi ma i vantaggi dell'euro saranno superiori al costo delle misure di aiuto. E' quanto ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble in un'intervista a 'Bild am Sonntag' spiegando di non poter dire "con certezza quanto ci costerà alla fine".
In due casi, ha aggiunto, il peso del costo può essere già calcolato. La rinuncia agli interessi dovrebbe costare alla Germania circa 130 milioni di euro, mentre la rinuncia alla propria quota di profitto della Bce sulla partecipazione del debito greco sarebbe pari a circa 2,7 miliardi di euro fino al 2035. In ogni caso, ha concluso Schaeuble, "i vantaggi che abbiamo dalla moneta unica sono molto più grandi del costo di tutte le misure di aiuto"
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