Tempo di lettura: 2min
3/14/2011 | redazione
Nella settimana appena conclusa sui mercati finanziari si è prodotto un effetto déjà vu decisamente poco piacevole. Infatti i downgrade di Grecia e Spagna nelle giornata di lunedì e giovedì da parte di Moody's hanno fatto rivivere i momenti più concitati del 2010, quando le piazze finanziarie erano strette nell'incertezza sulle sorti del debito pubblico dei Paesi periferici dell'Eurozona.
Proprio come l'anno scorso, le decisioni dell'agenzia di rating hanno innervosito i mercati, inizialmente colpendo l'obbligazionario. Ma di riflesso anche i mercati azionari si sono in seguito diretti verso il basso. Va sottolineato che tali dinamiche stanno schiacciando i prezzi dei bond dell'area euro a media-lunga scadenza, il che comporta una diminuzione delle performance per chi li ha già in portafoglio, ma al tempo stesso un elemento positivo per chi avesse oggi liquidità da investire. L'altra faccia della medaglia di questo deciso cedimento dei prezzi è infatti l'aumento del rendimento a scadenza per tutto ciò che è assimilabile al tasso fisso (quindi anche zero coupon e prodotti a step predefiniti), e questa considerazione è valida non solo per i paesi colpiti dal downgrade ma anche per le emissioni di titoli di Stato italiani. Ad esempio il Btp 2021 3.75% ha accusato in sole quattro sedute una discesa dei prezzi dello 0,7% valore che sale all'1,6% per il Btp 2037 4%.
Queste dinamiche consentono di identificare due portafogli che permettono di ottenere, se detenuti fino a scadenza, rendimenti oggi non irrisori, a differenza di quanto accadeva solo un anno fa. Nel basket definito a basso rischio con duration molto contenuta i due terzi del portafoglio sono investiti in governativi ad elevato rating. Quasi il 30% di questo portafoglio è investito in titoli corporate, rating elevato, per consentire un upside in termini di rendimento rispetto alla curva dei tassi privi di rischi (o quasi) dei governativi.
Più articolato il basket definito Medio rischio, che rispetto alla proposta più prudente presenta una vita media prossima a 3 anni e una più marcata assunzione di rischio di credito verso società, sul cambio e verso la Grecia. Questo permette di far lievitare il rendimento a scadenza, che si collocherebbe a ridosso del 4,4% netto annuo. Nel dettaglio, i titoli societari vedono una preponderante presenza di grosse banche, sia italiane, sia europee, affiancate da una componente assicurativa e da una del mondo delle utility.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie