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12/5/2012
L'associazione bancaria europea (Ebf) e l'Abi respingono la separazione tra attivita' retail e di investimento, proposta dal gruppo di esperti guidato dal banchiere centrale finlandese Erkki Liikanen.
Bruxelles, scrive MF, utilizzera' le conclusioni del rapporto Liikanen per delineare la nuova struttura del settore finanziario. La proposta piu' discussa e' quella di trasferire le attivita' di trading e investimento a un'entita' legale separata. L'obbligo di separazione scatterebbe per le banche con asset per il trading di oltre il 15-25% dell'attivo totale oppure superiori a un valore assoluto di 100 mld euro.
Il progetto di Liikanen pero' si scontra ora con la ferma opposizione delle banche. Infatti, l'associazione bancaria europea guidata da Christian Clausen ha inviato a Bruxelles una dura risposta alle proposte del banchiere finlandese in un documento al quale ha contribuito anche l'Abi.
In particolare l'Ebf ha respinto la separazione delle attivita' di trading poiche' "non affronta adeguatamente il tema della rischiosita' degli asset; non risolve il problema del rischio sistemico; ha effetti distorsivi per funzioni bancarie di vitale importanza per i clienti e l'economia europea; ridurra' i benefici di diversificazione del modello universale; limitera' la competitivita' del settore finanziario europeo; e portera' a un'ulteriore frammentazione del mercato unico".
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