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12/3/2012 | Massimo Morici
Carmignac fa man bassa di titoli delle banche nostrane in seguito all'attivismo del presidente dell'Eurotower, Mario Draghi, per scongiurare il rischio d'implosione dell'euro, che ha notevolmente migliorato le prospettive dei mercati.
La società di gestione transalpina, secondo quanto si legge in un recente outlook sul quarto trimestre 2012, ha aumentato i titoli corporate nel proprio portafoglio obbligazionario al 26% del totale, concentrando gli acquisti nel settore finanziario europeo, particolarmente scontati sui mercati, e optando per le scadenze interessate dagli interventi della Bce, inferiori ai 3 anni nel caso delle obbligazioni bancarie spagnole e italiane, emesse dagli istituti più solidi e principalmente sotto forma di debiti senior con alto rating, che oggi costituiscono il 6% degli asset di Carmignac Patrimoine.
Il segmento titoli di stato dei paesi sviluppati è stato lievemente incrementato, prosegue l'outlook, passando dall'11,6% al 14,7% degli asset, con prese di profitto sui titoli di Stato tedeschi, mentre è stato conservato il 14% di obbligazioni del tesoro statunitense e rafforzato il segmento dei titoli governativi dei paesi emergenti passando dal 3,1% al 4,3 %.
L'asset manager francese, infine, che da fine agosto ha adottato un posizionamento offensivo, ha incrementato gli acquisti di titoli azionari di banche europee: a fine ottobre rappresentavano il 5% del patrimonio di Carmignac Investissement, mentre nello stesso periodo è stata liquidata la posizione delle banche cinesi, "quando è apparso evidente che lo sviluppo della loro attività di credito sarebbe risultato penalizzante per i margini", si legge nell'outlook.
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