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Veneto B., piano razionalizzazione

11/26/2012

Archiviata la sfortunata offensiva di Palladio su Premafin-FonSai, Veneto Banca torna a occuparsi del core business sotto la guida dell'a.d. Vincenzo Consoli.


Archiviata la sfortunata offensiva di Palladio su Premafin-FonSai, Veneto Banca torna a occuparsi del core business sotto la guida dell'a.d. Vincenzo Consoli.

Nei progetti del banchiere c'e' una razionalizzazione del gruppo e possibili novita' per societa' come Bim (forse un socio in arrivo) e Apulia Prontoprestito, delistata lo scorso anno e ora al bivio tra liquidazione e fusione nella capogruppo.

 

"Ci stiamo muovendo in una direzione precisa che prevede la nascita di un gruppo formato da un'unica banca italiana, dalle quattro controllate estere e dal polo del private banking che fara' capo a Bim" ha dichiarato Consoli in un'intervista a Milano Finanza aggiungendo che "dopo il delisting di Apulia Prontoprestito, prenderemo presto decisioni sul destino di questa controllata. Le opzioni sul tavolo sono la liquidazione oppure la fusione nella capogruppo, anche perche' il settore in cui opera la societa' (cessione del quinto, ndr) non e' particolarmente strategico per noi".

Per la Cassa di Risparmio di Fabriano e Banca Apulia e' stato siglato un accordo con la Fondazione Carifac e si procedera' alla fusione entro giugno. Per Banca Intermobiliare concluso il processo di integrazione nel gruppo si procedera' alla migrazione al nuovo sistema informativo e alla messa a regime dei processi per conservare e valorizzare il marchio Bim e mantenere l'istituto quotato a Piazza Affari. Nell'azionariato ci potrebbero essere cambiamenti se si presentasse l'opportunita'. Veneto Banca potrebbe diluire la propria partecipazione (oggi superiore al 70%, ndr) pur mantenendo la maggioranza assoluta dell'istituto. Investitori italiani o internazionali potrebbero essere interessati a entrare in questa boutique prestigiosa.

In riferimento alle attivita' all'estero Consoli ha poi detto che e' stato trasferito alla Banca Italo-Romena tutto l'attivo performante della controllata Italo Romena Leasing. Quest'ultima e' stata trasformata in societa' di servizi, con l'abbandono della funzione creditizia e la cancellazione dall'albo delle societa' finanziarie. Infine, in riferimento all'Unione bancaria europea Consoli crede che uniformare i criteri di vigilanza a livello europeo possa essere vantaggioso per le banche medio-piccole. I criteri italiani risultano infatti molto piu' stringenti rispetto alla media continentale.

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