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11/21/2012
Il paracadute che il governo Monti ha aperto per B.Mps è una tappa fondamentale del percorso di risanamento messo in cantiere dall'a.d. Fabrizio Viola.
Secondo la roadmap fissata a giugno, scrive MF, i cosiddetti Monti-bond emessi da Siena e sottoscritti dal Tesoro dovrebbero fornire munizioni per 3,4 mld, dei quali 1,5 mld ex novo e 1,9 mld derivanti dalla trasformazione dei vecchi Tremonti-bond di cui la banca beneficia dal 2009.
Oggi manca solo il via libera della Commissione europea, ma le perplessita' avanzate da Bruxelles sarebbero tali da suggerire dei correttivi di sostanza al provvedimento originale. Il nodo e' rappresentato dal meccanismo di assegnazione di nuove azioni al posto degli interessi. In base al regolamento fissato in estate, infatti, qualora gli interessi non venissero corrisposti "per assenza o incapienza degli utili distribuibili", la banca dovrebbe assegnare al Tesoro azioni ordinarie di nuova emissione per una quota del patrimonio netto corrispondente all'importo della cedola non corrisposta.
Per Bruxelles pero' l'emissione dei titoli al valore di libro invece che al valore di mercato comporterebbe che lo Stato paghi un premio per il salvataggio e si configurerebbe quindi come comportamento anti-concorrenziale. Per sbloccare la partita si sta prendendo in considerazione un intervento di legge che correggerebbe il testo originario e accoglierebbe cosi' le obiezioni sollevata dalla Commissione.
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