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11/16/2012
Accordo tra Bp e il dipartimento di Giustizia americano per chiudere la causa penale collegata al disastro del 2010 nel Golfo del Messico, quando la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon esplose e sprofondò in mare, provocando danni incalcolabili (morirono 11 persone e milioni di barili di greggio furono riversati in mare per oltre 87 giorni consecutivi ndr).
Bp ha chiuso tutte le accuse e pagherà un multa record di circa 4,5 miliardi di dollari, ovvero 4 miliardi in varie tranche nell'arco di cinque anni e altre sanzioni per 525 milioni di dollari.
Intanto due ex manager di Bp sono stati accusati di omicidio colposo e un terzo di aver mentito.
La multa fissata è la cifra più alta mai pagata negli Stati Uniti, superando la sanzione da 1,2 miliardi imposta al colosso farmaceutico Pfizer nel 2009. "L'accordo mostra che abbiamo accettato la responsabilità delle nostre azioni", ha affermato l'amministratore delegato di Bp, Bob Dudley, in una nota: "Siamo spiacenti del nostro ruolo nell'incidente".
"Riteniamo che l'accordo odierno sia nel miglior interesse di Bp e dei suoi azionisti. Rimuove due significativi rischi legali e ci consente di difenderci vigorosamente contro le restanti accuse civili" mette in evidenza il presidente di Bp, Carl-Henric Svanberg.
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