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11/15/2012
Mentre i sindacati sotto le sue finestre protestano contro l’austerity, la scure di Herman Van Rompuy si abbatte sul progetto di bilancio pluriennale 2014-2020.
Dovrebbe essere lo strumento per traghettare l’Europa fuori della crisi.
Ma da mesi fa litigare le capitali. Ieri sera il presidente del Consiglio Ue ha fatto arrivare ai governi la sua bozza di proposta di compromesso: tagli per 80,7 miliardi di euro che fanno dimagrire il budget totale per i sette anni dai 1091,5 miliardi proposti dalla Commissione Europea a 1010,8 miliardi.
Una mossa che spiazza la Commissione Europea e irrita tanto Roma che Parigi. Perché sembra ascoltare più le ragioni dei “rigoristi” a tutti i costi, a cominciare dal David Cameron che a casa ha promesso di mettere il veto se ci sarà anche un solo euro di aumento rispetto al pluriennale precedente, che non quelle degli “europeisti”.
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