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11/13/2012
Bankitalia non vede il rischio di un crack immobiliare.
L'Italia, scrive MF, non è e non sarà la Spagna o gli Stati Uniti.
I prezzi degli immobili, nonostante la brusca frenata delle compravendite, stanno tenendo. E in ogni caso il rischio che un ipotetico forte calo dei prezzi delle case possa dare luogo a diffusi fenomeni di insolvenza e' relativamente contenuto.
Le rassicurazioni sono arrivate ieri dalla Banca D'Italia, che nel consueto rapporto sulla stabilita' finanziaria ha rilevato chela consistenza dei mutui in Italia, per due terzi a tasso variabile, ammontava lo scorso agosto a 280 miliardi, pari al 18% del credito bancario complessivo.
Una soglia molto piu' bassa del 40% raggiunto dalla Francia e dalla Germania o al 35% della Spagna.
A scongiurare il pericolo che le banche possano subire i danni delle crisi del mattone contribuisce il fatto che l' indebitamento complessivo delle famiglie italiane, in rapporto al reddito disponibile, e' tra i piu' bassi dei Paesi industriali e fa capo per lo piu' a nuclei familiari con solide condizioni finanziarie. Da ultimo viene sottolineato che le politiche di erogazione dei mutui immobiliari da parte degli intermediari italiani sono tradizionalmente prudenti.
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