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11/9/2012
Fra i vincitori delle elezioni americane c'e' una nuova senatrice che preoccupa molti a Wall Street, ed e' la paladina dell'area piu' liberal del Partito democratico a stelle e strisce.
Si chiama Elizabeth Warren e nel Massachussets ha strappato il seggio senatoriale che fu di Ted Kennedy al repubblicano Scott Brown con una vittoria netta.
Brown, scrrive MF, era molto sostenuto dal mondo bancario, di cui la Warren e' lo spauracchio.
Per molti la minuta 63enne docente di legge a Harvard, che nel 2010 avrebbe dovuto essere la prima presidente dell'authority che protegge i diritti finanziari dei consumatori ma venne bloccata dal segretario al Tesoro Timothy Geithner e dai Repubblicani, e' sinonimo di riforma bancaria e di Wall Street, di conferma della riforma finanziaria Dodd-Frank e forse addirittura anche di un'improbabile Tobin Tax all'americana.
Anche perché la Warren è stata si' appena eletta, ma in passato è stata molto attiva al Congresso e ha lavorato alla Casa Bianca e quindi conosce bene i meccanismi della politica a Washington.
E' lei ad aver fatto scrivere in un rapporto sui fallimenti immobiliari che le maggiori banche Usa hanno risparmiato 20 miliardi di dollari fra il 2007 e il 2010 attraverso una serie di scorciatoie nella gestione dei mutui immobiliari incagliati. Il tutto si e' concluso con un maxi-patteggiamento da 25 miliardi di dollari e il settore ha imparato bene che la Warren non ha mai paura di esprimere la propria opinione, anche se la cosa genera polemiche.
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