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11/2/2012 | Redazione Advisor
La Bns (Banca Nazionale Svizzera) riequilibra la composizione del proprio portafoglio in valuta estera, gonfiato a dismisura dalla decisione, presa poco più di un anno fa, di difendere il cambio di 1,2 contro l'euro. Con l'intensificarsi della crisi dell'Eurozona, a maggio, l'autorità monetaria elvetica è dovuta intervenire in modo massiccio, acquistando decine di miliardi di euro per impedire che il franco si rafforzasse oltre la soglia desiderata.
Le sue riserve valutarie sono aumentate di 192 miliardi di franchi tra aprile e settembre, raggiungendo quota 430 miliardi, con un aumento del 70% nell'arco dei primi nove mesi del 2012. La Banca Nazionale Svizzera è così diventata la quinta al mondo per riserve valutarie estere.
L'allentamento della tensione sull'euro sta anche consentendo all'istituto di riequilibrare il proprio portafoglio, riconducendo la quota di attivi in euro al 49% del totale, dal 60% del secondo trimestre. Gli asset in dollari sono invece cresciuti dal 21,7% al 27,6% e quelli in sterline britanniche dal 3,3 al 6,7%.
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