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11/2/2012
Ammontano a circa 134 milioni i compensi 2011 delle principali otto banche italiane a consiglieri, dirigenti e sindaci. Dopo l'invito del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, a tagliare stipendi e bonus, le relazioni sulle remunerazioni evidenziano una spesa consistente.
Intesa Sanpaolo ha speso circa 28,3 milioni, Mediobanca 20,8, Unicredit 18,7, il Banco Popolare 18,2 milioni, Ubi Banca 13,4, Mps 13,2, Bpm 11,1 e Bper 10,7 milioni. La partita più ghiotta è quella delle buonuscite. In testa alla lista si colloca Antonio Vigni (ex direttore generale di Mps) che ha percepito 5,4 milioni; seguono con 3,5 milioni il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, ex ceo di Intesa e l'ex dg di Bpm Fiorenzo Dalu.
Appena dietro Mimmo Guidotti, ex direttore Bper, con 3,3 milioni. Mediobanca realizza la doppietta al netto delle buonuscite, con Pagliaro (2,6 milioni) e Nagel (2,47).
Nel governo, anche Elsa Fornero ha ricevuto stipendi da consiglieri (332 mila euro da Intesa), Piero Giarda (101 mila dal Banco Popolare) e Piero Gnudi (117 mila da Unicredit).
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