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Crisi, la Ue vuole la tassa sulle transazioni finanziarie

3/9/2011 | redazione

Ok dal Parlamento europeo alla tassa sulle transazioni finanziarie.


Colpire gli speculatori con la tassa di Robin Hood, il prelievo sulle transazioni finanziarie ideato nel 1972 dall'economista premio Nobel James Tobin. Attaccare le transazioni ad altissima velocità. Lanciare gli eurobond e la carbon tax. Sono questi gli strumenti che l'Europa deve mettere in campo. Lo ha chiesto il Parlamento europeo approvando, a larghissima maggioranza nella plenaria di Strasburgo (529 si, 127 no, 18 astenuti) la relazione su "un finanziamento innovativo a livello mondiale ed europeo" presentata dalla socialista greca Anni Podimata e sostenuto anche dal Ppe. 

Approvato anche un emendamento (con 360 voti a favore, 299 contrari, 12 astenuti) per il quale la Ue dovrebbe "promuovere l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie a livello mondiale, ma se questo non è possibile, dovrebbe applicare come primo passo una tassa sulle transazioni finanziarie a livello esclusivamente europeo". Una misura questa che però non piace alla Commissione europea, nella quale il commissario Semeta ha definito "irresponsabile" l'idea di prendere un provvedimento che potrebbe allontanare gli speculatori dai mercati europei.

La relazione chiede di lanciare al più presto la tassa sulle transazioni finanziarie con aliquota compresa  tra 0,01 e 0,05 per cento.  

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