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10/12/2012 | Roberto Abate
Jamie Dimon (nella foto), ceo della banca d'affari americana JP Morgan, lancia un nuovo allarme sui rischi connessi alla crisi dell'eurodebito. "La Grecia da sola non è un problema enorme", ha spiegato il numero uno della banca d'affari, finito sulla graticola dopo le maxi perdite per 5,8 miliardi di dollari provocate da trading spregiudicati su derivati della divisione guidata londinese.
"La catastrofe ci sarebbe qualora il default della Grecia arrivasse prima di aver realizzato una rete di protezione per l'Italia e la Spagna", anche perché i due paesi mediterranei ad oggi "non hanno gli strumenti per evitare una grande fuga" dei clienti, che correrebbero nelle filiali a ritirare i risparmi e smobilizzare gli investimenti. Secondo Dimon la soluzione è fermare la crisi delle banche italiane e spagnole e realizzare un'unione monetaria e fiscale.
Tuttavia la banca d'affari non sta ancora valutando l'ipotesi di fuga o di alleggerimento veloce dall'Italia: "Non possiamo farlo e non lo faremo mai. Tenteremo di gestire la nostra esposizione, ma rimarremo investitori di lungo termine".
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