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Patrimoni, bruciati 12.000 miliardi in 12 mesi
10/11/2012 | Francesco D'Arco
Bruciati oltre 12.000 miliardi da giugno 2011 a giugno 2012. A pagare di più i paperoni del Vecchio Continente. Ma anche in Asia non sono mancate le perdite.
Tra giugno 2011 e giugno 2012 si salvano solo i grandi Paperoni del Nord America e della Cina. Secondo il Credit Suisse Global Wealth Report, in dodici mesi, solo queste due aree sono riuscite a registrare una crescita dei grandi patrimoni: nel caso del Nord America i guadagni da metà 2011 a metà 2012 sono stati di circa 880 miliardi di dollari, mentre quelli della Cina sono stati pari a 560 miliardi dollari. Per tutte le altre regioni l'ultimo anno è stato caratterizzato dalle perdite.
In particolare, all'Europa vanno imputati 10.900 miliardi di dollari statunitensi della perdita globale totale, pari a 12.300 miliardi. Una perdita che ha spinto i Paperoni del Vecchio Continente al di sotto dei livelli toccati nel 2007.
Le altre grandi sconfitte sono state le famiglie dell'Asia Pacifico (ex-Cina e India), che hanno registrato tra il 2011 e il 2012 una perdita di 1.300 miliardi di dollari sulla scia dell'apprezzamento del dollaro, dell'Africa e dell'America Latina.
Complessivamente il patrimonio globale totale delle famiglie è calato del 5,2% tra la metà del 2011 e la metà del 2012, portandosi a quota 223.000 miliardi di dollari e facendo registrare la prima contrazione annuale dalla crisi finanziaria del 2007–2008.
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