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Grecia, casse vuote da dicembre

10/5/2012

Il primo ministro greco, Antonis Samaras, lancia l'allarme in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt.


"La Grecia ha fondi a disposizione per arrivare «fino a fine novembre. Poi le casse sono vuote".

 

Il primo ministro greco, Antonis Samaras, lancia l'allarme in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt.
Se il mio governo fallisce «ci attende il caos», aggiunge. «Le persone sanno che questo governo è l'ultima chance per la Grecia» avverte Samaras, che personalmente ha detto di combattere «la battaglia della mia vita». L'azione del governo è arrivata «al limite di quello che possiamo pretendere dalla nostra popolazione».

 

AIUTI - Proprio venerdì mattina ad Atene si svolge un incontro fra il ministro delle Finanze Yannis Stournaras e i rappresentanti della troika - i tedeschi Matthias Mors (Ue), Klaus Masuch (Bce) e il danese Poul Thomsen (Fmi) - per provare ancora una volta a «chiudere» il pacchetto dei tagli al bilancio per il biennio 2013-2014 prima della riunione dell'Eurogruppo in calendario per lunedì prossimo. Entrambe le parti vogliono raggiungere prima possibile un'intesa ma rimane il problema dei 2,5 miliardi di euro che ancora le separano, oltre a quello della recessione per il 2013.
Secondo informazioni giornalistiche, il governo - allo scopo di raggiungere un accordo - sarebbe pronto a procedere ad ulteriori tagli alle pensioni e ai sussidi assistenziali, questa volta degli agricoltori, che finora non erano mai stati toccati. A un eventuale accordo fra il ministro greco e i rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia dovrebbe far seguito un incontro dei leader dei partiti che sostengono il governo di Samaras.

 

ALLARME SOCIALE - I tagli rischiano di mettere a dura prova i nervi già tesi della popolazione . Sempre nell'intervista a Handelsblatt, lo stesso premier ha sottolineato che la situazione della Grecia è paragonabile a quella della Repubblica di Weimar: «La democrazia greca si trova probabilmente di fronte alla sua sfida più grande» ha detto Samaras, la tenuta della società «è messa in pericolo dalla disoccupazione crescente, come è stato in Germania alla fine della Repubblica di Weimar». 

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