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9/19/2012
Dopo l'effetto calmierante dell'annuncio del piano Bce di acquisto di bond con scadenze comprese tra 1 e 3 anni, il mercato è tornato nelle ultime giornate a interrogarsi sulle effettive mosse della Spagna. I rendimenti dei bond spagnoli hanno ripreso a salire nelle ultime tre sedute sul timore che la Spagna temporeggi eccessivamente nella richiesta di aiuti e il rendimento dei Bonos decennali si è riportato a ridosso del 6% sul mercato secondario (massimo a 5,95% oggi), oltre 40 punti base sopra i minimi a oltre 5 mesi toccati settimana scorsa, anche se ancora lontano dai picchi al 7,56% toccati lo scorso 24 luglio.
Ieri il vice primo ministro, Soraya Saenz de Santamaria, ha dichiarato in un'intervista televisiva che la Spagna sta ancora valutando le condizioni di una possibile richiesta di aiuti all'Ue. "L'Europa deve riconoscere i sacrifici e le riforme che la Spagna sta portando avanti" ha aggiunto Saenz de Santamaria. Il governo Rajoy si è impegnato a presentare entro la fine del mese un nuovo pacchetto di riforme strutturali. "La Spagna non chiedendo gli aiuti mette a dura prova i nervi del mercato", rimarca oggi Michael Hewson, senior market strategist di CMC Markets. Secondo diversi operatori la richiesta di aiuti verrà presentata da Rajoy solo dopo il 21 ottobre, quando sono previste le elezioni regionali nei Paesi Baschi.
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