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Berlino contro la Bundesbank

9/17/2012

Dura critica, assolutamente insolita e forse senza precedenti nella storia della democrazia postbellica tedesca, lanciata dal governo federale contro il presidente della Bundesbank.


Dura critica, assolutamente insolita e forse senza precedenti nella storia della democrazia postbellica tedesca, lanciata dal governo federale contro il presidente della Bundesbank.

 

Il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha seccamente rimproverato il giovane numero uno dell'istituto d'emissione tedesco, Jens Weidmann, per le sue critiche espresse in pubblico alla decisione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce), voluta dal presidente di quest'ultima, Mario Draghi, di annunciare acquisti di titoli sovrani dei paesi dell'Eurozona in difficoltà, se necessario con liquidità illimitata. "Io non sono davvero sicuro, che quelle prese di posizione pubbliche contribuiscano a rafforzare la fiducia dei cittadini nella Bce", ha dichiarato Schaeuble in una lunga intervista all'edizione domenicale della Frankfurter Allgemeine. All'attacco di Schaeuble a Weidmann la Frankfurter dedica oggi il titolo d'apertura della prima pagina.



"Non mi convice il fatto che questo dibattito sia condotto così, in maniera semipubblica", continua Schaeuble, e spiega: "I cittadini in tal modo sono gettati in una profonda incertezza, e le banche centrali sono una delle istituzioni per le quali la fiducia posta in loro dalle opinioni pubbliche è particolarmente importante". 
 

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