Tempo di lettura: 1min

Banche, l'ultimatum di Draghi

3/7/2011 | Federico Leardini

Il ritorno del dividendo premia i risparmiatori, ma tutti i big del credito dovranno chiedere risorse


DIVIDENDI E RICAPITALIZZAZIONI - Si avvicina la staagione dei dividendi e, dopo alcuni anni, sembra il momento di passare alla cassaa.

Ma per molti azionisti degli istituti di credito quanto entra sotto forma di cedola rischia immediatamente di riuscire come acconto sull'aumento di capitale.

Il monito di Draghi è stato chiaro: calma con i dividendi.

A maggior ragione dal momento che i nuovi requisiti di capitalizzazione imposti dalle norme europee e dalle proposte interne spingono le banche verso la necessità di fare cassa nel breve periodo.

Così l'agognato ritorno alla cedola rischia di trasformarsi in una mera partita di giro.

Un effetto che potrebbe essere particolarmente evidente sulle casse dei grandi soci dei principali istituti di credito del paese, fondazioni su tutti, che a loro volta si trovano ora strette dalla necessità di portare nuovi capitali alle loro casse, dopo che in meno di tre anni i rendimenti degli investimenti nel settore bancario italiano sono drasticamente scesi.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?