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Un rinvio che può costare caro

9/4/2012

Il presidente del Consiglio greco ha cancellato il vertice di maggioranza previsto ieri destinato a mettere la firma finale al pacchetto di austerità.


Atene rinvia di nuovo il via libera al piano di tagli da 11,5 miliardi necessario per sbloccare i 31,5 miliardi di aiuti ed evitare il default.

 

Il presidente del Consiglio ha cancellato il vertice di maggioranza previsto ieri destinato (secondo tutte le aspettative) a mettere la firma finale al pacchetto di austerità. Il posticipo dell'incontro - probabilmente a mercoledì - non ha avuto spiegazioni ufficiali ma il tam-tam ellenico dice che non ci sarebbe ancora un'intesa tra il centrodestra di Nea-Demokratia e i suoi partner nel governo di unità nazionale (i socialisti del Pasok e Sinistra democratica) contrari a nuovi colpi di forbice alle pensioni e al pubblico impiego. Lo stallo rischia però di costare carissimo alla Grecia.

 

Mercoledì sbarcheranno nella capitale i rappresentanti della Troika per esaminare lo stato d'avanzamento delle riforme. E se non troveranno pronti e approvati gli 11,5 miliardi di tagli, ben difficilmente verrà dato il via libera ai nuovi aiuti per Atene, spingendo il paese verso il default. 
 

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