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Facebook, scappa un fondatore

8/22/2012

Il co-fondatore di PayPal Peter Thiel, che siede nel consiglio di amministrazione di Facebook, riduce la propria partecipazione al social network, vendendo 20 milioni di azioni.


Il co-fondatore di PayPal Peter Thiel, che siede nel consiglio di amministrazione di Facebook, riduce la propria partecipazione al social network, vendendo 20 milioni di azioni a un prezzo medio di 20 dollari ciascuna, in una transazione da 400 milioni di dollari. Una presa di distanza che aumenta le pressioni sulla società di Mark Zuckerberg, che continua a calare in borsa, dove perde il 2,20% a 19,57 dollari per azione.

 

Thiel è stato uno dei primi investitori in Facebook: nel 2004 aveva investito 500.000 dollari nel social network che, allora, valeva 4,9 milioni di dollari. I 20 milioni di titoli venduti si vanno a sommare ai 16 milioni ceduti dall'investitore nel corso dell'ipo a 38 dollari: la sua partecipazione a Facebook, di cui ha ancora sette milioni di azioni, gli ha fatto finora guadagnare più di un miliardo di dollari.

 

La vendita di Thiel arriva in un momento delicato. La fine del periodo di lock-up ha fatto sì che arrivassero sul mercato 271 milioni di titoli, innescando una corsa al ribasso dei prezzi, più che dimezzati rispetto allo sbarco in Borsa del social network.

Un calo che alimenta i dubbi degli analisti sulle capacità dell'amministratore delegato Zuckerberg. E mette in evidenza la «tensione fra due culture del fare soldi in America: Silicon Valley e Wall Street, ambedue concentrate a fare soldi ma con approcci differenti», afferma il New York Times, sottolineando come il poster nel quartier generale del social network con la scritta "Cosa può andare storto?", e sotto il quale qualcuno a mano ha scritto "tutto", mostra la piega presa dalla favola di Facebook.


 
«Facebook sta scontando un malore classico: si è quotata a un valore troppo alto», precisa Dan Alpert, di Westwood Capital, secondo il quale i manager dell'azienda devono persuadere il mercato del fatto che sono in grado di fare soldi. La società di investimento Morningstar mette in evidenza come i titoli Facebook costino al momento talmente poco da poter essere acquistati, ma avverte: il prezzo potrebbe non aver ancora toccato il fondo. Alcuni osservatori ritengono che Zuckerberg non stia facendo un cattivo lavoro in Facebook ma stia facendo un pessimo lavoro nel gestire la società in borsa. «Per Wall Street un 28enne amministratore delegato hacker è un alieno», affermano alcuni analisti. 

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