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UniCredit: secondo trimestre, utile netto di 169 milioni

8/3/2012 | Redazione Advisor

In calo del 66,9%. A pesare, gli accantonamenti su crediti in rialzo. Restano solidi i coefficienti patrimoniali, con il Core Tier 1 al 10,4%, al di sopra dei requisiti richiesti entro il 30 giugno


 

UniCredit chiude il secondo trimestre con un utile netto di 169 milioni, in calo del 66,9% rispetto allo stesso periodo del 2011, a causa di accantonamenti su crediti in rialzo.
 
 
Restano solidi i coefficienti patrimoniali, con il Core Tier 1 al 10,4%, al di sopra dei requisiti richiesti entro il 30 giugno, con un incremento di 8 punti base rispetto a fine marzo, grazie alla gestione dei risk weighted asset. Il titolo, dopo la diffusione della trimestrale, ha ridotto i guadagni pur restando positivo. Il consensus elaborato con 23 broker e riportato sul sito web della banca indicava un utile netto di 302 milioni. Queste, le delusioni degli analisti.
 
 
Alle 15 il titolo sale del 3,96%, ma sfiorava il +7% prima della diffusione dei conti. Lo stoxx di settore sale del 3,26%. Il margine di intermediazione è sceso del 3,2% a 6,2 miliardi a fronte di costi operativi in calo del 4,6% a 3,7 miliardi. Il cost/income si abbassa di quasi un punto al 59,9%.

 
Nel trimestre sono stati effettuati accantonamenti su crediti per 1,9 miliardi con un incremento su anno del 62,2%. Il costo del rischio è pari a 119 punti contro i 96 punti di un anno prima.
I crediti verso la clientela sono aumento su base trimestrale dello 0,6% a 556,8 miliardi. Quelli deteriorati netti si sono attestati a 43,7 miliardi con un incremento trimestrale del 3,2% e un'incidenza sul totale del 7,8%.

 
Solida anche la posizione della liquidità: gli attivi disponibili coprono oltre il 100% del finanziamento wholesale in scadenza entro 12 mesi. Il gruppo, per inciso, ha già completato il 68% del piano di finanziamento del 2012, pari al 78% del funding plan italiano.
Al 30 giugno UniCredit deteneva 41 miliardi circa di titoli di stato italiani, ammontare stabile rispetto a fine marzo.

 
"Nonostante il rapido peggioramento del contesto economico mondiale - commenta l'a.d. di Unicredit Federico Ghizzoni - nel secondo trimestre 2012 il margine operativo lordo mostra una buona tenuta, sostenuto dal dinamismo che caratterizza l'attuazione del programma di riduzione dei costi previsto dal piano strategico. Il calo dell'utile netto è da imputare in particolare agli accantonamenti su crediti, con un rapporto di copertura in complessiva crescita in Italia nel trimestre".

 
In Italia il Gruppo UniCredit ha registrato nel primo semestre dell'anno un utile prima delle imposte a 82 milioni dai 121 milioni di un anno prima, ma il risultato operativo presenta un incoraggiante aumento del 22,1% annuo, grazie all'incremento dei ricavi (+5,3% annuo) e alla riduzione dei costi (-5,7% annuo) con un calo delle unita' occupate di 799 dal giugno 2011. 

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