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Consumi a picco

8/3/2012

Il ribasso dei consumi delle famiglie previsto dalla Confcommercio per il 2012, è pari al 2,8% e rappresenta la caduta più forte almeno dal dopoguerra.


Il ribasso dei consumi delle famiglie previsto dalla Confcommercio per il 2012, è pari al 2,8% e rappresenta la caduta più forte almeno dal dopoguerra.

Secondo l'organizzazione, infatti, per trovare un calo peggiore bisogna tornare agli anni trenta. Il livello del Pil invece «sta raggiungendo i suoi minimi storici» afferma il direttore dell'ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella. I picchi negativi, spiega, si sono raggiunti tra aprile-giugno e saranno riaggiornati tra luglio e settembre 2012. Le nuove stime indicano un calo del Pil per il 2012 del 2,2% (dal -1,3% di marzo). Anche il 2013 peggiora: se nei mesi precedenti Confcommercio aveva previsto un pareggio, oggi stima una riduzione dello 0,3%. Inoltre nel 2012 ci saranno oltre 20 mila chiusure di negozi e «forse la stima potrebbe essere anche ottimistica».

 

RIFORMA FISCALE - La riforma «prioritaria» per uscire dal tunnel della crisi secondo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli è quella fiscale perchè «per i contribuenti in regola la pressione fiscale ha raggiunto un livello record del 55% e con una pressione fiscale così alta non ci può essere crescita».  

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