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7/31/2012
Parla a una raccolta fondi, il presidente Usa Barack Obama, ai suoi elettori e ai suoi sostenitori, ma è come se parlasse all'Europa intera. Quasi un monito all'Ue: "Non credo che gli europei lasceranno che la loro moneta unica si disfi, ma per evitarlo devono intraprendere alcuni passi decisivi". E continua, più in chiave interna: "I venti della crisi del debito dell'eurozona continueranno nei prossimi mesi". Ovvero: da qui alle elezioni per la Casa Bianca di novembre non ci sono speranze che l'economia si risollevi come per miracolo.
"Impiego - ha continuato Obama - molto del mio tempo a cercare di lavorare con loro (gli europei, ndr), e lo stesso sta facendo il segretario al Tesoro Tim Geithner. Prima loro metteranno in atto operazioni decisive, meglio staremo". Geithner è volato ieri dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e poi da Mario Draghi per esprimere fiducia per gli sforzi "considerevoli" di Italia e Spagna, con parole che sembrano fatte per ammorbidire, presso i partner più riluttanti dell'Europa del Nord, l'intervento straordinario anticipato dal presidente dell'Eurotower.
"Nonostante la loro impopolarità - ha concluso Obama - noi abbiamo preso misure decisive nel 2008 e nel 2009", evitando l'enorme problema che sta affliggendo non solo l'Europa, ma "l'intera economia globale". "Se stabilizziamo l'Europa e ci posizioniamo nell'istruzione, nella scienza, nell'energia e in altre aree come la
riforma dell'immigrazione, a quel punto non c'è motivo perché l'America non prosperi nei decenni a venire".
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