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Generali, la versione di Del Vecchio

3/1/2011

Il patron di Luxottica nega che le sue dimissioni dal Cda siano dipese dai rapporti con il presidente


 

LE PAROLE DEL PATRON - "Non mi ritenevo in grado di incidere sulle decisioni strategiche aziendali e quindi non ritenendomi in grado di incidere, la cosa più naturale che si possa fare, anche se non è di moda, è dare le dimissioni". Leonardo Del Vecchio ha riassunto per i giornalisti le ragioni delle due dimissioni, anticipate con la lettera al Cda di Generali.

 

Il patron di Luxottica, protagonista anche involontario della polemica che ha agitato l'ultimo mese del Leone, ha risposto con un po' di frasi sibilline e una buona dose di ironia ai giornalisti che chiedevano la sua versione sullo scontro ai vertici sulle strategie future e le partecipazioni della compagnia triestina.

 

"Non mi ritengo capace di incidere, si vede che ritengo le mie capacità inferiori alla situazione. Modestamente, riconoscendo i miei limiti, ho detto 'è inutile che sto qua'.  Ho una visione della gestione aziendale fatta in un certo modo, diverso, che è diversa da quella che invece fa bene a una azienda come le Generali. Uno deve avere la modestia di capirlo. Siccome il tempo che mi è rimasto a disposizione non è più tanto, quel poco che mi è rimasto devo usarlo bene".

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