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7/13/2012 | Redazione Advisor
Vincenzo Consoli (nella foto) è pronto a ridisegnare la conformazione di Veneto Banca pur di contenere i costi e guadagnare in efficienza, soprattutto in un periodo di mercato ancora volatile.
Negli ultimi anni il gruppo bancario di Montebelluna (Treviso), scrive Milano Finanza, ha messo a segno una crescita robusta attraverso l'acquisizione di Carifac e Bim e ha progressivamente cambiato perimetro, adottando il modello della cosiddetta banca unica o "bancone", che permette di presidiare meglio i territori. Ora i vertici vogliono dare vita a un gruppo formato da un'unica banca italiana, dalle quattro controllate estere e dal polo del private banking che farà capo a Bim. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, una tappa di questa semplificazione potrebbe essere una ristrutturazione prospettata nei giorni scorsi ai sindacati interni del gruppo.
Le linee guida del progetto ancora da definire sono contenute in un'informativa appena recapitata alle parti sociali in base alla procedura ex articoli 18 e 19 del contratto nazionale. Nel documento i vertici di Veneto Banca annunciano azioni di contenimento di costi e recupero della redditivita' che potrebbero determinare 246 esuberi. Gli interventi riguarderanno soprattutto le direzione centrali di Montebelluna (dove sarebbero previsti circa 150 esuberi), BancApulia e Carifac. Sembra comunque che il gruppo sia intenzionato a fare il possibile per salvaguardare l'occupazione, ricorrendo agli strumenti del fondo di solidarieta' e alle nuove regole del contratto nazionale.
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