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7/12/2012 | Roberto Abate
I nuovi presidenti e ceo di Barclays, la banca britannica coinvolta nello scandalo Libor, dovranno provenire dall'esterno. A chiederlo ai vertici dell'istituto sono stati il Governo di Londra, la Banca d'Inghilterra e la Fsa (la Consob britannica) assieme a numerosi azionisti dell'istituto. Ad oggi la banca è guidata ad interim in qualità sia di presidente sia di ceo da Marcus Agius, che era stato il primo a dimettersi dalla carica di presidente dopo l'annuncio di ammissione di responsabilità.
Agius però aveva deciso di rientrare dopo neanche un giorno dalle dimissioni per gestire la transazione fino alla nomina di un nuovo vertice, mentre l'ex ceo Bob Diamond si era dimesso rinunciando alla maxi liquidazione da 20 milioni di sterline.
Pertanto rimangono fuori dalla corsa i due dirigenti Rich Ricci, Anthony Jenkins, rimasti fuori dallo scandalo, e Michael Rake (vicepresidente). Barclays, assieme ad altre grandi banche britanniche ed europee, è accusata di aver manipolato l'indice Libor per aumentare i profitti sul mercato dei derivati.
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