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7/5/2012 | Redazione Advisor
Sono Capgemini e Sisal le due società al centro delle perquisizioni che la Guardia di Finanza sta effettuando nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano su Banca Popolare di Milano. La morsa delle perquisizioni non ha risparmiato persino le abitazioni dei rispettivi amministratori delegati, Emilio Petrone e Maurizio Mondani, indagati dalla Procura di Milano per corruzione privata. A Roma e Milano, sono stati presi di mira uffici e case degli a.d., i quali, si legge nella nota, "avrebbero corrisposto e/o promesso, complessivamente, circa 1,3 milioni di euro per favorire le proprie società nei procedimenti di concessione e mantenimento del credito da parte di Bpm e nell'affidamento di incarichi di consulenza". A beneficiare delle mazzette sarebbe stato l'ex presidente di Bpm Massimo Ponzellini, ora agli arresti domiciliari, ai tempi in cui si trovava alla guida dell'istituto di credito.
Sono in corso ulteriori perquisizioni locali, sottolinea un comunicato, nei confronti di un soggetto sospettato di aver avuto un ruolo di intermediazione illecita tra l'istituto di credito e soggetti economici interessati ad ottenere credito dalla banca, nonché presso la sede di un consorzio che avrebbe ricevuto un anomalo finanziamento per la costruzione di un complesso edilizio residenziale del valore di 170 milioni di euro nella periferia di Roma.
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