"Oggi si parla d'arte". Replica così Federico Imbert, CEO di Credit Suisse in Italia, a chi tenta di sollecitarlo su questioni di etica istituzionale o, più precisamente, sul fatto che Credit Suisse sia stato l'unico istituto a dar disponibilità a formare il consorzio di garanzia per strutturare l'aumento di capitale di Premafin e FonSai negli accordi con Groupama. E nelle parole di Imbert si intuisce sin da subito che lo stato di salute dell'arte è direttamente proporzionale a quello della finanza. Ci troviamo di fronte ad una partnership di tre anni tra Credit Suisse e il Museo Poldi Pezzoli, per il sostegno della conoscenza artistica e della cultura. Insomma, una delle più belle case museo d'Europa con dipinti del Rinascimento italiano e Imbert, entrato nel consiglio di amministrazione del museo: una filiazione che ospita persino l'anteprima mondiale della mostra "Metamorfosi di Tiziano" presso la National Gallery di Londra, con un film di tre minuti sostenuto da Credit Suisse.

 

"Siamo orgogliosi, noi di Credit Suisse, di supportare il Museo Poldi Pezzoli", ha commentato Imbert. "Si tratta di una partnership in ambito culturale che da sempre il nostro Gruppo ha ricercato ed ora è più impegnato che mai a promuovere. Credit Suisse vuole offrire anche in Italia il proprio sostegno all'arte per agevolare l'eccellenza non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo". Credit Suisse ha attivato diverse partnership con i più importanti musei del mondo, tra questi, appunto, la National Gallery di Londra che ha ospitato la mostra dedicata a Leonardo da Vinci. Il sostegno alla diffusione della conoscenza artistica è il timone che guida la nave culturale di Credit Suisse e si traduce, ogni anno, in accordi con istituzioni di rilevo, grazie anche al contributo di eventi sparsi per New York, Salisburgo, Beijing, Mosca, Zurigo.