Il mercato sembra crederci. Il consiglio d’amministrazione di lunedì 25 giugno 2012 sarà uno spartiacque storico per il Monte dei Paschi. Se ne sono scritte tante su come l'a.d. Viola spiegherà la strategia tramite cui far fronte ai 3,2 miliardi di "buffer" di capitale richiesti dall'Eba.

Per la banca guidata da Alessandro Profumo e Fabrizio Viola la soluzione dei 'Tremonti Bond bis' rappresenta, in effetti, "l'uovo di Colombo" rispetto ai complessi CoCo bond, gli strumenti ibridi di capitalizzazione, che la banca puntava ad emettere ma che presentavano seri nodi per la Vigilanza di via Nazionale. Nel caso del prestito del Tesoro non si verifica il rischio di evento che possa fare scattare la conversione del prestito, sottolinea un esperto del settore, con un conseguente effetto diluitivo per gli azionisti Mps.
 

Inoltre, in caso di mancata assegnazione del dividendo la banca non paga le cedole al Tesoro (160 milioni l'anno per quelli già emessi). Con il varo dei nuovi Tremonti Bond il Monte raggiunge il target di coeficiente patrimoniale al 9 per cento. L'operazione tecnicamente puo' essere strutturata come una riapertura dei termini dell'emissione da 1,9 miliardi sottoscritta dal Tesoro nel dicembre 2009 oppure come una nuova emissione.