Tempo di lettura: 1min
6/13/2012 | marco.gementi
L'assemblea di Premafin ha dato l'ok all'aumento di capitale da 400 milioni riservato a Unipol, incassando anche il via libera delle banche alla ristrutturazione del debito da 368 milioni, solo a condizione pero' che l'integrazione tra il gruppo bolognese e FonSai vada in porto.
La richiesta dei Ligresti, scrive MF, rifiutata dalle banche, di prendere in considerazione anche proposte alternative a quella di Unipol, cosi' come l'invito fatto al cda di Premafin nel corso dell'assemblea dai rappresentanti delle holding di Jonella e Paolo Ligresti di approfondire comunque "proposte migliorative" rispetto a quella dei bolognesi, lascia dunque pensare che nei prossimi giorni possano emergere nuove offerte destinate a fornire alla società le risorse per seguire l'aumento di capitale di FonSai. Non per niente nei giorni scorsi Sator e Palladio si sono detti "disponibili a supportare Premafin nella individuazione di idonea istituzione finanziaria e/o investitore professionale, che si impegni a finanziare Premafin per la sottoscrizione della quota di propria spettanza dell'aumento di capitale in opzione" di FonSai.
I Ligresti ritengono infatti che la decisione di Unipol di revocare in modo unilaterale la manleva concessa loro nonche' a non garantire l'esercizio del diritto di recesso abbia fatto venire meno l'obbligo di esclusiva per Premafin previsto dall'accordo del 29 gennaio.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie