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6/4/2012
Le autorità di New Delhi sono convinte che l'India abbia un potenziale di crescita superiore al 10% annuo. Il guaio è che quelle stesse autorità hanno fatto di tutto per dimezzare quella possibilità, scrive Danilo Taino su Corriere Economia, sottolineando come il paese un paese immobilizzato da un governo incapace di prendere qualsiasi decisione. Il rischio concreto, sottolinea, è che il paese esca dalla mappa delle economie ad alta crescita e che ciò provochi un rallentamento fatale dagli investimenti dall'estero.
Il governo di Delhi nell'ultimo anno, prosegue il settimanale economico, non è riuscito a fare passare una legge sulla liberalizzazione del commercio, chiesta a gran voce dalla distribuzione internazionale; ha fatto un pasticcio su questioni fiscali di grande rilievo arrivando a imporre tasse retroattive e non è riuscito ad affrontare i numerosi scandali di corruzione. E con la Cina in rallentamento, il Brasile economicamente fermo, la Russia ormai solo esportatrice di materie prime, una crisi dell'India sarebbe fatale al concetto stesso di blocco emergente dei Brics.
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