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6/4/2012
Secondo Garegin Tosunyan, presidente di Associazione bancaria russa (Arb), un collasso della moneta unica europea non è un'ipotesi realistica. Così per la Grecia: non uscirà dall'Ue.
"Per voi europei", ha spiegato in una intervista rilasciata a Milano Finanza, "si tratta di fatti straordinari con i quali vi state confrontando per la prima volta, avendo integrato tante regioni ed economie diverse. Ma per noi russi i vostri fatti straordinari sono di gran lunga meno eccezionali poiché siamo abituati a fronteggiare da anni una situazione al limite del caos".
Secondo Tosunyan il problema "è una questione di finanza comportamentale. Gli europei reagiscono alla crisi dell'euro come reagiscono quando nevica: entrano subito nel panico. Noi russi siamo abituati alla neve e, pur non avendo le infrastrutture europee e pur nevicando molto di più da noi, non ci facciamo mai prendere dal panico. Gli europei stanno confondendo un'abbondante nevicata per una situazione fuori controllo, ma non è così. Si sbagliano per mancanza di esperienza in materia".
Riferendosi infine all'economia del suo Paese, il presidente ha spiegato che "le nostre infrastrutture sono ancora inadeguate e siamo ancora troppo dipendenti dal petrolio e dal gas, due fattori sui quali si lavorera' molto nel prossimo futuro". Per quanto riguarda le banche russe "al momento non abbiamo problemi di liquidità a livello di sistema salvo qualche segmento specifico del comparto creditizio che comunque stiamo gestendo. Da questo punto di vista siamo in una situazione migliore rispetto all'eurozona. Ma la nostra liquidità sistemica dipende dal prezzo di petrolio e gas; se scendesse sotto gli 80 dollari il barile allora il quadro si farebbe meno facile"
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