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6/1/2012
La Serie A produce un volume d'affari di 1,55 miliardi l'anno e sicuramente bloccare il sistema calcio per qualche anno, cosi' come ha ventilato qualche giorno fa il premier Mario Monti, causerebbe un disagio all'economia italiana. Tuttavia 3/4 di tale importo vengono spesi per pagare i salari dei dipendenti, finendo in larghissima misura nelle tasche dei calciatori.
Con il risultato, scrive MF, che ai club della Serie A restano pochi mezzi per investire sul futuro.
E' questa l'impietosa fotografia scattata dallo studio annuale di Deloitte sulla situazione finanziaria dei club europei e che rappresenta l'ultimo aggiornamento sul business calcistico continentale. Il report, in particolare, evidenzia che il calcio europeo ha fatturato 16,9 miliardi nella stagione 2010/11, facendo segnare una crescita dei ricavi del 4% rispetto a quella precedente. Lo scudetto in questa particolare classifica e' andato ancora una volta alla Premier League inglese, che ha generato ricavi per 2,5 miliardi (+12% rispetto alla stagione precedente), grazie soprattutto al forte merchandising dei club d'Oltremanica e al fatto che tutte le societa' inglesi possiedono uno stadio di proprieta'.
Sul podio si sono piazzate la Bundesliga tedesca e la Liga spagnola, che hanno registrato un giro d'affari rispettivamente di 1,75 e 1,72 miliardi. Mentre la Serie A si e' piazzata al quarto posto; con un fatturato di 1,55 miliardi ha fatto segnare un incremento dell'1% rispetto all'annata precedente. L'ultima delle top 5 e' la Ligue 1 francese, che non solo ha fatturato meno degli altri quattro campionati, ma e' anche stata l'unica ad aver registrato un calo dei ricavi (-3% a poco oltre 1 miliardo)
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